giovedì 14 aprile 2011

IL TRENO ARCOBALENO


















C'è un treno colorato che viaggia quando nessuno lo vede, tra le valli e per le colline, non va molto forte ma non si ferma mai, perché se si fermasse qualcuno potrebbe scorgerlo ed insospettirsi. “Che ci fa un treno tutto colorato sul binario nove?” direbbe la signora Merletti, mentre aspetta il regionale per Colleburrasca, un paesino rinomato per i suoi acquazzoni estivi. Ma il Treno Arcobaleno non sosta mai in stazione, non ha passeggeri da prendere e portare, né merci da consegnare. Viaggia solo per il piacere di viaggiare, libero da orari e da capistazione.
Un giorno, mentre percorreva il tratto che dal paese di Campoverde portava a quello di Ponterosso, fece un incontro inaspettato. Una vecchia locomotiva che faceva ritorno al magazzino era rimasta bloccata in cima a una collina. Il nostro treno colorato in principio pensò di tornare indietro per evitare di farsi vedere, ma poi decise che quella locomotiva poteva aver bisogno del suo aiuto, perciò salì lentamente sulla collina e la raggiunse.
- Che ti è successo? - le chiese. La locomotiva non poteva vederlo dato che le stava dietro sullo stesso binario.
- Oh, sono proprio un vecchio catorcio! - sospirò lei. - Mentre percorrevo la salita mi si è staccata una biella e adesso non posso più andare avanti. Proprio una bella sfortuna... e pensare che bastava qualche metro in più e avrei potuto continuare in discesa fino al magazzino.
- Non preoccuparti, ti spingerò io fino alla discesa – propose il Treno Arcobaleno, felice di poter essere d'aiuto.
- Oh, sarebbe fantastico! - esclamò la vecchia motrice. Poi chiese – Ma tu, chi sei?
- Un amico... - rispose misteriosamente il treno variopinto. Poi con una spinta rimise in corsa la locomotrice.
Così il Treno Arcobaleno tornò al suo giro, passando per pianori e fondovalli, tavolieri ed altopiani, sopra fiumi impetuosi e dentro buie gallerie. Continuò senza mai fermarsi, e a volte gli capitava d'incontrare un altro treno che aveva bisogno del suo aiuto, e lui, come un supereroe mascherato, risolveva sempre ogni problema. Tra i treni della stazione divenne famoso, anche se nessuno di loro lo aveva mai visto. Potrebbe anche non esistere, in effetti, se non fosse che un bambino molto attento, che amava perdersi nel panorama ogni volta andava in treno insieme a sua nonna, lo avvistò risalire un ripido tratto al di là della valle.
- Guarda nonna... guarda che buffo quel treno tutto colorato! - esclamò indicando col ditino. Ma quando la nonna volse lo sguardo verso il finestrino, il Treno Arcobaleno era già scomparso dentro una lunga galleria.
Perché le cose davvero speciali son fatte solo per gli occhi dei bambini.